E questa volta purtroppo i conti non tornano a chi parla troppo spesso di Agricoltura, Allevamento e Ambiente ma soprattutto a chi rivendica alcune "vaghe" iniziative di carattere storico-politico-culturale nel nostro paese nel decennio '80/'90.
Ma veniamo per ordine.
Dal Resoconto Integrale dell'Audizione n°38 del 13/12/2010 tenutasi presso il CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA - I Commissione Consiliare Speciale (per la trasparenza, per il controllo delle attività della Regione e degli enti collegati e dell’utilizzo di tutti i fondi) - Stato della società ed attuazione dei programmi di attività: Società SAUIE s.r.l. unipersonale, con l'intervento dell'ex Direttore Generale della SAUIE s.r.l, dott.ssa Ricciardi, venne rendicontata in termini di dati l'attività svolta presso l'azienda Agricola Passerano.
Eccone un estratto.
PRESIDENTE: Quali sono le condizioni della società e dei beni ad essa affidati in questo momento?
RICCIARDI, SAUIE: La Sauie è una società di cui la Regione possiede il 100%. La Sauie fa parte dell’eredità Quintieri: il Barone Quintieri aveva costituito una società anonima di edilizia urbana per la costruzione e la gestione di quello è l’immobile che fa parte dell’attuale patrimonio societario: un immobile nella città di Roma alla Via Panama 77 – 79, al limite della Via Salaria, la strada che collega Via Salaria alla parte del quartiere Parioli di Viale Regina Margherita. Nel 1934 il Barone Quintieri costituì questa società per l’acquisto di questo terreno e per la costruzione e la gestione di un immobile. Alla morte del Barone Quintieri, questa società ha fatto parte del lascito all’istituto Colosimo insieme a quelli che sono i beni del Barone Quintieri, cioè le tre aziende agricole, diversi immobili a Napoli e la Sauie, proprietaria dell’immobile di Roma.
PRESIDENTE: ...queste aziende agricole, mi sembra di capire siano anche abbastanza consistenti. Ci può illustrare in sintesi le aziende agricole?
RICCIARDI: Le aziende agricole sono tre, però una è stata estrapolata dalla gestione della Sauie, è quella di Cosenza, perché oggetto di un contenzioso, per quello che io sappia, con gli eredi Quintieri, i vari discendenti. L’ultimo atto di convenzione con la Regione campania, quello di novembre 2009, ha estrapolato dalla gestione quest’azienda di Cosenza che viene seguita direttamente dal Settore Demanio e Patrimonio della Giunta regionale. Le altre due sono una a Porto Potenza Picena, in Provincia di Macerata che è di circa 180 ettari, coltivazione prevalentemente vitivinicola. C’è anche una buona coltivazione di olivo che fino a dicembre 2009 era coltivato in biologico, poi ci sono tutte le varie operazioni agricole che possono essere considerate a servizio dell’azienda stessa o dell’altra azienda, nel senso di foraggio etc..
PRESIDENTE: Quanti ettari sono?
RICCIARDI: ...quella di Passerano, che poi è Gallicano nel Lazio, Provincia di Roma, è di 980 ettari.
.nel 2009 queste aziende erano senza direzione, c’era un direttore a Passerano che era direttore dai tempi di Quientieri, in pratica lui si definiva fattore, ma non che avesse, per questa azienda una particolare attenzione, sono quelle classiche cose che quando è ente pubblico si lasciano abbastanza andare, perché il pensiero è sempre quello, i soldi comunque ci sono, i soldi arrivano etc.. Come dipendenti l’azienda di Passerano ne ha pochissimi perché ha solo un’impiegata amministrativa part time e ha i vaccari che non possono essere presi a tempo determinato perché la loro qualifica presuppone, per contratto, il tempo indeterminato, ma d’altronde, servono perché lì ci sono 600 capi di bestiame in questo momento, quindi, penso che a Passerano saranno 11 – 12 in tutto. L’altra azienda, invece, ha stranamente, 3 impiegati amministrativi, parliamo sempre di anni addietro parliamo dal ’95, e 4 operai a tempo indeterminato oltre che tantissimi stagionali. Nessuno aveva mai approfondito la questione. Queste due aziende sono la stessa cosa, perché hanno la medesima partita iva, il medesimo codice fiscale, sono due unità con diversa localizzazione, ma sono la stessa cosa. La prima cosa che abbiamo pertanto fatto è stata di unificare tutto, cioè il vino che si produce a Montecoriolano viene dato in vendita anche a Passerano. Procedendo così le vendite si sono raddoppiate, infatti, per il periodo natalizio c’è stata una richiesta enorme di confezioni che facciamo a tre, a quattro, a seconda della domanda, per cui si trasportano da una parte all’altra. Il foraggio che si coltiva a Montecoriolano, per quale motivo non doveva essere utilizzato per la mandria a Passerano e venduto se poi bisognava comprare fieno per gli animali? per circa 80 mila euro l’anno?
PRESIDENTE: Entrambe le società sono andate in perdita, anche nel 2009?
RICCIARDI: Ma la perdita è gioco – forza, lei non potrà mai vedere, nel breve periodo, un profitto, anche perché se lei vede l’incidenza del costo del personale fa paura.
PRESIDENTE: Per quale motivo non si cerca di portare a reddito anche le aziende agricole?
AVETA: Cosa si produce nei 980 ettari?
RICCIARDI: C’è l’allevamento dei bovini, sono 530 capi in questo momento, latte, carne e riproduzione. Il latte viene venduto ad una cooperativa della quale l’azienda fa parte, la cooperativa Casilina che ritira tutto quanto il latte prodotto. C’è anche una mandria di cavalli che, purtroppo, si sta pensando seriamente di verificarne l’utilizzo perché sono cavalli che sono lì da anni e anni che costano circa 50 mila euro l’anno come manutenzione, che, in effetti, non servono a niente perché non sono cavalli domati..."
..Chiudere le aziende esclusivamente a quella che è l’attività agricola vuol dire non andare mai in utile, non è possibile! Aprire le aziende a delle finalità differenti, che sono quelle della fruizione a terzi, allora cominciamo a parlare di prospettive. ... Per esempio c’è un progetto per Passerano, per realizzare un impianto di biomasse, il progetto c’è, sarà presentato alla Regione, all’Assessore competente, anche perché il finanziamento può avvenire sicuramente in parte dalla società, ma in parte bisogna trovare i fondi. Si rientrerà immediatamente per i capitali investiti soprattutto per l’impianto biomasse che, chiaramente, potrà essere utile al Comune, ai comuni limitrofi, è un discorso, questo, che si sta avviando con gli enti, con il Comune, con la Provincia di Roma...
..a Passerano c’è un castello medievale bellissimo che non è in cattive condizioni, un altro progetto è rimetterlo in piedi per poterlo renderlo fruibile per fare visite guidate ad esempio...
PRESIDENTE: Sono cinque anni che si parla di queste aziende come aziende che non producono reddito e che non hanno alcuna utilità nemmeno per l’Istituto Colosimo.
RICCIARDI: La gestione potrebbe essere anche affidata a terzi.
PRESIDENTE: Sicuramente sarebbe meglio che mantenere aziende che perdono 200 - 300 mila euro ogni anno.
RICCIARDI: Il bilancio della società è sempre in utile, perché noi non andiamo mai al di sotto di 300 mila euro di utile l’anno...Devo essere sincera: Il progetto fatto dalla società, dal prof. Siola, dal Consiglio d’Amministrazione, se adeguatamente supportato può portare buoni risultati. Per dare a terzi un’azienda di questo genere significa, invece, fare un bando europeo e tempi procedurali lunghissimi."
SECONDA PUNTATA
Riassunto della puntata precedente.
"Azienda Agricola Passerano, 980 ettari di terreno agricolo (ex proprietà del barone Quintieri, poi passata per lascito testamentario all' ex Istituto Colosimo) la cui gestione oggi è affidata dalla Regione Campania alla SAUIE s.r.l.. L'Azienda Agricola fino al 2009 ha accertato una perdita pari a circa 900.000,00 euro e una prospettiva occupazionale e di sviluppo che nel breve e medio termine non produrrà più di 300.000,00 euro di utile all'anno.
Il giornalista del Corriere della Sera, Sergio Rizzo, con il suo libro "Rapaci" si occupa della vicenda dell'eredità milionaria del Barone Quintieri e soprattutto della realtà economica in cui versano le aziende agricole gestite dalla SAUIE s.rl.
Nel 2010 si svolge la prima audizione in 1° Commissione Speciale della Regione Campania per chiarimenti e informazioni circa la consistenza dell'Azienda Passerano."
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Due anni dopo l'audizione del 2010, una nuova audizione presso la VIII Commissione Consigliare Permanente (Agricoltura, Caccia, Pesca, Risorse Comunitarie e statali per lo Sviluppo) in presenza del Presidente (Del Vecchio) della SAUIE s.r.l., oltre alle rappresentanze sindacali di FAI Cisl e FLAI Cgil. (Aud. n°38 del 10/10/2012).
DELLA VECCHIA, Segretario generale FAI C.i.s.l: "..l'azienda Passerano vorrei continuasse ad essere un fiore all'occhiello dell'agricoltura di Roma e della sua Provincia." - "..abbiamo l'interesse di sapere, effettivamente e se esistono, avere l'opportunità di visionare i piani di industriali-culturali che l'azienda ha messo in piedi o ha intenzione di mettere in piedi da qui a breve tempo" - "ogni lavoratore lì dentro ha bisogno di essere seguito continuamente.." - "..la questione organizzativa è una questione politica, è una questione dell'organizzazione del lavoro e dei lavoratori.."
MORATTI, Segretario generale FLAI C.g.i.l Pomezia: "..credo ci sia una ingente responsabilità della società Sauie..(omissis)...è un anno e mezzo che cerco di capire l'azienda dove sta andando, in che direzione.. (omissis)..in questa azienda ho trovato persone che lavorano 7 giorni su 7, anche sabato e domenica, con orari che neanche conosciamo bene, sappiamo che lavorano durante le festività pagati con retribuzione ordinaria..(omissis)..non voglio neanche parlare di ferie arretrate, ci sono alcuni lavoratori che vantano 100 giorni di ferie arretrate, mai usufruite..(omissis)..è vero che c'è un nuovo direttore, ma negli ultimi anni l'azienda è stata autogestita, menomale che all'interno ci sono dei bravi lavoratori che si sono caricati della responsabilità ed hanno lavorato. se non portano da mangiare alle bestie, le bestie muoiono. C'è anche un problema di organico, prima erano 22-24 lavoratori, oggi ne sono 15...(omissis)..
MORO, Operaio Azienda Passerano: "..siamo sotto di 6 unità..(omissis)..se non si risolve il problema dell'occupazione ne risentono gli animali, è inutile che la Sauie mandi un bigliettino: "con due ore dovete fare i vitelli" non è possibile, lì c'era una persona fissa prima, adesso con due ore dobbiamo fare i vitelli. Non è possibile!... tra agosto e settembre i due trattori più grandi dell'Azienda non potevano lavorare perchè mancavano i pezzi di ricambio, invece di 400 ettari di aratura ne abbiamo fatti appena 20..(omissis).."
DEL VECCHIO, Presidente Sauie s.r.l.: "..la Sauie gestisce quest'azienda dal 2005, prima era gestita direttamente dalla Regione dalla Direzione Demanio e Patrimonio; dal 2005 ha assunto questa gestione la Sauie, prima con un mandato senza rappresentanza, poi, dal 2009 con mandato con rappresentanza..(omssis)..quest'azienda storicamente perde in media mezzo milione di euro l'anno..(omissis)..ho anche detto, nell'altro incontro che abbiamo fatto con i sindacati, due cose importanti: ove l'azienda agricola continuasse a perdere in maniera così massiccia, per il presidente della Giunta non ha senso tenerla aperta per perdere un milione di euro l'ano tra questa e l'altra che si trova nelle Marche..nel nostro piano di ristrutturazione ci siamo rivolti alla multifunzionalità, quindi, a costruire un generatore di energia elettrica da fonti rinnovabili..il letame degli animali, i residui della produzione agricola, avremmo il combustibile per far funzionare l'azienda, quindi, toglieremo un problema che è grave, quello dello smaltimento di tutti i rifiuti e avremmo delle entrate significative, da solo ciò porterebbe in equilibrio il bilancio..un patrimonio immobiliare notevolissimo..un castello antico molto bello..tantissime costruzioni oramai abbandonate...che noi potremmo e dovremmo riutilizzare affiancando una funzione ricettiva di accoglienza, di organizzazione di eventi legati all'attività agricola...(omissis)..quando mi sono insediato, con questo concludo per rispondere al rappresentate della Cgil, ci siamo trovati con una situazione abnorme, con dipendenti che facevano 120 ore di straordinari in un mese, cosa che non fa più nessuno, quindi, o non era vero che lo facevano prima, ma oggi, le persone che fanno lo straordinario sono pagate questo è poco ma è sicuro, anche nessuno può più fare straordinari senza autorizzazione del direttore. Prima lo straordinario si faceva senza autorizzazione del direttore, per iniziativa personale...
D'AMELIO, membro Commissione: "..ho fatto l'Assessore al demanio per due anni in Regione Campania, conosco le questioni dell'azienda Passerano..(omissis)..se prima si chiudeva un occhio rispetto al fatto che c'erano delle perdite, dobbiamo vedere come investire per migliorare. si parla del generatore da 10 anni, forse è arrivato il momento di attivarsi perchè diventa una risorsa per l'azienda e per la Regione stessa.."
TERZA PUNTATA