martedì 3 dicembre 2013

FEDERFAUNA scrive all'Assessore al Bilancio di Gallicano nel Lazio.

La Delegazione FEDERFAUNA nel mese di Luglio 2013 (http://federfaunagallicanonellazio.blogspot.it/2013/07/federfauna-scrive-al-comune-di.html) aveva inviato al Sindaco di Gallicano nel Lazio una comunicazione circa le continue lamentele derivanti dall'abbandono incontrollato delle deiezioni canine lungo le strade, i giardini pubblici e i vicoli del paese che rappresentano soprattutto un problema sanitario oltreché di decoro.
"Gli oneri relativi alla custodia e alla vigilanza dei cani randagi possono essere legittimamente reperiti dai fondi comunali provenienti dalle multe stradali. Infatti, posto che l'articolo 2, comma 5 del Codice della strada impone agli enti proprietari delle pubbliche vie di assumere tutte le iniziative necessarie affinché si realizzi la sicurezza stradale e tenuto conto che la custodia dei cani randagi rientra nella competenza delle amministrazioni comunali, si realizza quel nesso logico che permette di destinare quota parte delle risorse finanziarie provenienti dalle multe alla custodia dei cani randagi, intesi, questi ultimi, quali potenziali ostacoli alla sicurezza stradale". È quanto ha espresso la sezione regionale di controllo della Corte dei conti Lazio, nel testo del parere n.14212011.

In attesa di una risposta del primo cittadino abbiamo contattato direttamente l'Assessore al Bilancio del Comune di Gallicano nel Lazio, dott. Fabio Bertoldo, per avere maggiore chiarezza circa le iniziative adottate dall'Amministrazione Comunale per il contenimento del fenomeno del randagismo e proporre soluzioni per lo stanziamento in bilancio di idonee risorse per le numerose attività di controllo e repressione del problema.

Di seguito riporto la risposta dell'Ass.re Bertoldo 

"Gent.mo Sig. Gabriele Milani,
La ringrazio per la segnalazione, in quanto la problematica del randagismo rappresenta una delle tante criticità alle quali vorrei trovare una soluzione e che particolarmente mi interessa, sia come cittadino e sia soprattutto come amministratore.
Mi auguro che il mio duplice incarico (Bilancio e Politiche Sanitarie) possa rendere possibile, con una rapida pianificazione e poi una rapida azione, una positiva reazione nei confronti di tale problematica.
Per quanto riguarda il nostro Bilancio, già da alcuni mesi stiamo studiando delle "manovre", anche a più ampio respiro, per individuare "spazi finanziari", realizzabili ed adeguati.
Ma sono ben consapevole, come da alcuni mesi sono abituato a ripetere, che per raggiungere l'obiettivo di un paese migliore sia necessario il coinvolgimento della cittadinanza intera ed in particolare di persone o associazioni con "conoscenza" ed "esperienza", proprio relativamente alla specifica problematica.
Quindi, ben vengano segnalazioni e sollecitazioni come la Sua.
Appena studiata e valutata attentamente la Vostra proposta, sarà
opportuno un incontro, che non tarderò ad organizzare.
Cordiali saluti."



mercoledì 23 ottobre 2013

Gallicano nel Lazio: mantenimento cani ad vitam..(forse è meglio dire..reclusi a vita)

Gli importi riportati nella tabella sono da intendersi parziali e non definitivi poiché non sono a disposizione della nostra Delegazione ulteriori dati contabili relativi alle mensilità restanti.

Il problema del randagismo, oltre a rappresentare una grave forma di inciviltà da parte di chi abbandona il proprio animale, rappresenta anche e soprattutto un notevole danno economico per le casse comunali.
Analizzando i dati relativi alle fatture per il servizio di "custodia dei cani randagi recuperati sul territorio comunale dal Servizio veterinario della ASL RM/G ai sensi della L.R 34/97" per le annualità 2012 e 2013 (dati parziali e non definitivi) è evidente il costo di gestione delle diverse attività.
Il Comune di Gallicano nel Lazio ha formalizzato ed approvato una convenzione con la società "La Fattoria di Tobia s.r.l" (Det. n. 143 del 10.12.2012) per il servizio di custodia dei cani randagi che per un solo semestre dell'anno 2012 ha comportato un uscita "di cassa" di ben 30.478,40 Euro, mentre per l'anno 2013 i dati non sono affatto confortanti perchè per un solo quadrimestre la cifra è ben più consistente e si attesta sui 26.98,30 Euro.
Quindi tenendo ben presente i dati in nostro possesso, possiamo provare a determinare il numero dei cani provenienti dal territorio di Gallicano ed oggi ricoverati presso il canile, secondo il modo seguente:

I° semestre 2012 (153 giorni) - €. 30.478,40
costo giornaliero = 199,20 €\giorno
ipotizzando un costo per ciascun cane di €. 3,75
dovrebbero essere presenti nella struttura circa 53 cani prelevati nel nostro territorio.
il condizionale in questo caso è d'obbligo perchè si ipotizza che tutti i cani recuperati siano tutt'ora in vita e comunque non siano stati adottati da nessuno.

In un linguaggio più chiaro e comprensibile, spendiamo circa 200 euro al giorno per mantenere "reclusi a vita" i cani abbandonati..

Per meglio comprendere l'entità della situazione a riguardo del fenomeno del randagismo vi invitiamo a leggere l'interessante articolo di cui si sono occupati in passato la Segreteria Nazionale FEDERFAUNA e ASSOCANILI http://www.federfauna.org/newss.php?id=8498 e l'intervento del segretario Sivelp, Angelo Troi, http://www.sivelp.it/index.php?option=com_content&view=article&id=713:-microchip-sterilizzazioni-randagi&catid=15:editoriali&Itemid=1


mercoledì 16 ottobre 2013

SPANDIMENTO DEI REFLUI OLEARI...

E’ consentito per le acque di vegetazione e le sanse umide dei frantoi oleari unicamente l’utilizzazione agronomica, ossia l’applicazione al terreno finalizzata all’utilizzo delle sostanze nutritive ammendanti, mentre non può essere effettuato lo spandimento o l’abbandono sul terreno come pratica incontrollata di smaltimento di tale reflui.
Ciò è quanto ha stabilito in una sentenza la Corte di Cassazione, affermando che i residui oleari di frantoio, al di fuori dell’utilizzazione agronomica, rientrano nella disciplina in tema di inquinamento o di rifiuti. Sicché, per contenere rigidamente il fenomeno di deposito abusivo, lo spandimento di tali residui se non è condotto nel rispetto delle norme che ne disciplinano l’utilizzazione agronomica è sanzionato penalmente.
La Cassazione ha, infatti, confermato la condanna del titolare di un frantoio che ha effettuato un’attività di smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi, che consistevano in un numeroso quantitativo di sansa e acqua di vegetazione che ha trasportato dall’oleificio sul terreno di proprietà, depositandoli in modo incontrollato in mancanza della prescritta autorizzazione.
E’ stato accertato che tale deposito sul terreno, che non era riconducibile all’utilizzazione agronomica, si caratterizzava di un quantitativo di sansa eccedente il limite consentito che aveva determinato fenomeni di ruscellamento nelle zone circostanti. Pertanto, il titolare del frantoio è stato dichiarato colpevole del reato di smaltimento illecito di rifiuti avendo effettuato un accumulo e spandimento di reflui della lavorazione delle olive non controllato.
Deve, infatti, escludersi che la sansa possa essere considerata, a priori, un sottoprodotto, poiché tale qualificazione non può essere ammessa in mancanza di un ulteriore riutilizzo legale della sostanza. In materia, si ricorda che l’utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione dei frantoi è soggetta alla disciplina della preventiva comunicazione a condizione che sia effettuata da piccole aziende agroalimentari che trattano in massima parte i loro stessi prodotti, tale caratteristica dipende dalla circostanza che i quantitativi di acque ottenuti dalla lavorazione risultano in tal modo contenuti e, quindi, tollerabili nei terreni agricoli dove le acque vengono distribuite con le opportune cautele.
Nel controllo sull’utilizzazione agronomica  si deve in primo luogo verificare se ad essa si ricorra legittimamente e se vengano rispettate le prescrizioni regionali. E’ chiaro che si è in presenza di un reato ogni qualvolta si accerti un’applicazione al terreno finalizzata al semplice smaltimento del refluo, invece che allo spandimento delle acque di vegetazione realizzato assicurando un’idonea distribuzione ed incorporazione delle sostanze sui terreni, in modo da evitare conseguenze tali da mettere in pericolo l’approvvigionamento idrico, nuocere alle risorse viventi ed al sistema ecologico.

venerdì 23 agosto 2013

SGRAVI PER L'AGRICOLTURA ESTESI A FILIERA


È stato pubblicato ieri sul supplemento 93L della Gazzetta Ufficiale n. 194 il decreto del Fare: Dl 69 del 21 giugno 2013, convertito nella legge 98/2013, in vigore da oggi. Il decreto contiene interventi per il mondo produttivo e per le famiglie (si vedano le schede).

Nel testo definitivo viene fatta chiarezza anche in ordine alla riduzione contributiva in materia di oneri previdenziali e assicurativi per le prestazioni di lavoro svolte in montagna (per gli altri contenuti fondamentali del nuovo testo normativo si legga la scheda a fianco). In particolare, gli sgravi contributivi spettanti agli imprenditori agricoli che operano in zone montane o svantaggiate sono estesi alle cooperative di manipolazione e trasformazione di prodotti agricoli relativamente ai prodotti conferiti dai soci operanti nelle predette zone montane o svantaggiate. I soci possono ottenere i prodotti conferiti anche mediante contratti di soccida.

Per meglio chiarire il tema è necessario ricordare il quadro normativo di riferimento. L'articolo 9, comma 5 della legge 67/1988 prevede che «a decorrere dal 1° gennaio 1988, i premi ed i contributi relativi alle gestioni previdenziali ed assistenziali sono dovuti nella misura del 15% dai datori di lavoro agricolo per il proprio personale dipendente, occupato a tempo indeterminato e a tempo determinato nei territori montani di cui all'art. 9 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 601. I predetti premi e contributi sono dovuti per i medesimi lavoratori dai datori di lavoro agricolo operanti nelle zone agricole svantaggiate, delimitate ai sensi dell'art. 15 della legge 27 dicembre 1977, n. 984, nella misura del 40%, e dai datori di lavoro operanti nelle zone agricole svantaggiate comprese nei territori di cui all'art. 1 del testo unico delle leggi sugli interventi nel Mezzogiorno, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 6 marzo 1978, n. 218, nella misura del 20 per cento».

Al riguardo si erano verificate alcune incertezze interpretative. In primo luogo si presentava il problema delle cooperative che trasformavano a valle i prodotti agricoli ottenuti dai soci in montagna e chiedevano se anch'esse potessero ottenere gli sgravi contributivi. In secondo luogo ci si chiedeva se fossero agevolate le attività di allevamento svolte nelle zone montane o svantaggiate in forza di contratti di soccida, in quanto il proprietario degli animali non avrebbe 
impiegato manodopera dipendente, che in forza del contratto è assunta dal soccidario. In conseguenza l'Inps non concedeva le agevolazioni contributive di cui all'articolo 9 del Dl 67/1988 alle cooperative di macellazione relativamente agli animali conferiti dal soccidante. Ora, con la norma interpretativa contenuta nell'articolo 32, comma 7 ter del Dl 69/2013 la questione viene risolta positivamente e con effetto retroattivo.

lunedì 5 agosto 2013

Meeting del Direttivo di Federfauna a Tolé..

Sabato 3 e Domenica 4 agosto si è svolto a Tolé (BO), una graziosa frazione del comune di Vergato situata tra le verdi colline dell’Appennino Bolognese, presso la struttura agrituristica dell'allevamento di "bolognesi" - Vignola dei Conti.(800 m. slm)
L'appuntamento, che rappresenta ormai una tappa importante e consolidata per il Sindacato, ha visto la partecipazione dei Consiglieri,  Delegati e Responsabili locali di Federfauna provenienti da tutto il territorio nazionale. Un appuntamento in cui, come tiene a precisare il Segretario Generale, Massimiliano Filippi, "coniugare le attività di approfondimento, incontro e confronto con il relax e lo svago consente di rafforzare in tutti la capacita' di fare gioco di squadra".
Presenti i Consiglieri e Delegati di Piemonte, Veneto, Lombardia, Lazio e Campania oltre a rappresentanze di altre categorie imprenditoriali e sindacali.
Durante i due giorni di meeting è stato siglato ed ufficializzato un importante Accordo Sindacale con "AssoCanili" (www.assocanili.com), rappresentato dal Presidente Michele Visone, attraverso il quale consolidare l'attività di rappresentanza sindacale di tutte le attività esercitate da Imprese private, individuali, societarie o cooperative, inerenti rifugi, canili, canili sanitari e servizi connessi, nonché su leggi e regolamenti derivanti dalla L. 281/91 e smi. 
Con la firma dell'accordo sindacale, Assocanili è diventato quindi voce ufficiale di Federfauna in tutti i tavoli istituzionali, giunte, commissioni, Enti, organi di stampa e/o televisivi nella specifica area contrattuale di competenza.
Nella giornata di Sabato il Segretario Filippi ha presentato la nuova Onlus "Nettuno", funzionale ad un nuovo servizio di vigilanza volontaria (zoofila, venatoria ed ambientale) in stretta collaborazione con la Federazione. A breve sarà reso consultabile il sito ufficiale dell'associazione con numerose news, le attività svolte, i recapiti dei responsabili e pubblicazioni interessantissime. 
Durante i lavori del meeting grande spazio è stato dato alla discussione sullo stato del settore,  e di tutte quelle attività coordinate e connesse alla detenzione di animali da allevamento.
Gli interventi del Segretario Generale, Filippi, hanno riguardato le problematiche inerenti la rappresentatività della Federazione nelle diverse commissioni statali, regionali e comunali ed il raggiungimento di un elevato consenso in termini di tesseramento attraverso il quale consolidare l'instancabile operato del sindacato nelle diverse realtà imprenditoriali.
Interessanti gli spunti di approfondimento introdotti dalla consigliera D.ssa Frida Thedy, responsabile sanitario della clinica veterinaria  ADLER s.r.l (www.adlersrl.it), in merito alla gestione delle emergenze sanitarie e nella verifica degli standards qualitativi delle strutture di accoglienza e di allevamento.
Il consigliere Ludovico Valenza, Federfauna Lombardia (federfaunalombardia.it) ha più volte rimarcato durante i lavori l'esigenza di una più attenta e scrupolosa preparazione del personale impiegato nella vigilanza eco-zoofila e questo soprattutto per evitare quanto più possibile l'instaurasi di contenziosi legali dovuti ad una interpretazione meramente "soggettiva" della già complessa normativa vigente da parte degli operatori.
Su tale problematica ha preso poi la parola il consigliere Gabriele Milani, Federfauna Gallicano nel Lazio (federfaunagallicanonellazio.blogspot.it), sottolineando come sia effettivamente necessaria, per gli operatori di vigilanza eco-zoofila, una buona preparazione di base che possa innanzitutto rendere pienamente coscienti gli operatori volontari stessi sul loro ruolo sussidiario a quello istituzionale svolto dalle forze dell'ordine e non al contrario "alternativo" o sostitutivo. il consigliere Milani ha poi aggiunto, durante gli interventi, la necessità di approfondire in ogni sede istituzionale le problematiche relative al concetto di "benessere degli animali" estendendo quindi ogni eventuale considerazione anche ai casi concreti in cui si presume vi siano responsabilità direttamente attribuibili alle  Amministrazioni Pubbliche ed Enti ad esse collegati.
Gli argomenti interessantissimi trattati nelle due giornate hanno visto la partecipazione in via ufficiosa anche del Segretario Nazionale del Sindacato Italiano Veterinari Liberi professionisti - SI.Ve.L.P (www.sivelp.it) Angelo Troi, che espresso sinteticamente i principali punti programmatici della segreteria sottolineando una maggiore attenzione alle esigenze ed ai diritti della componente  femminile della categoria ed una valorizzazione del ruolo sociale ed economico della libera professione veterinaria riconoscendo al veterinario libero professionista, una figura integrante ed indispensabile nel sistema di tutela della salute pubblica.
A conclusione dei lavori, piena soddisfazione è stata espressa dai presenti, oltre ai ringraziamenti per il proficuo lavoro svolto dal segretario generale Filippi ed alla splendida ospitalità ed accoglienza offerta dall'allevatore Alberto Veronosi dell'allevamento cani bolognesi  "Vignola dei Conti" (www.ibolognesi.it). 
L'appuntamento per il prossimo meeting del Direttivo FederFauna è stato fissato per il prossimo anno nella splendida cornice naturalistica di Favignana (TP).

lunedì 22 luglio 2013

FEDERFAUNA scrive al Comune di Gallicano nel Lazio in merito alle Ordinanze n°122/2011 e 114/2012 - Contenitori per raccolta e conferimento deiezioni animali -


La Delegazione FEDERFAUNA di Gallicano nel Lazio scrive al Sindaco in merito al problema della deiezioni animali e sul problema dei punti di raccolta e conferimento.
In particolare, proprio in merito all'ordinanza n° 122/2011, secondo il detta dell’Art. 3 – “Detenzione di idonei strumenti di pulizia e raccolta delle deiezionialla lettera  b): “di provvedere all’immediata rimozione delle deiezioni solide del cane..(omissis)..depositate nei cestelli porta rifiuti, chiuse in idoneo contenitore o smaltite nella frazione secca dei rifiuti domestici” e all’Art. 5, comma 3:” Copia della presente ordinanza..(omissis)..viene trasmessa all’Ufficio LL.PP. per l’installazione di apposita segnaletica su tutto il territorio comunale…”, si è ritenuto necessario proporre soluzioni al mantenimento del decoro urbano, per la tutela dei diritti e per una reciproca migliore convivenza. 
La problematica evidenziata nella nota tiene conto principalmente del fatto che il centro urbano di Gallicano non è dotato di spazi comunali destinati ai cani e sono non poche quindi  le difficoltà per ottemperare a quanto disposto dall’Ordinanza del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali del 3 marzo 2009, (G.U. – Serie Generale n. 68 del 23/03/2009), ed in particolare da quanto previsto dall’art. 2 comma 2, punto 4 che recita testualmente “è fatto obbligo a chiunque conduca il cane in ambito urbano raccoglierne le feci e avere con se strumenti idonei alla raccolta delle stesse”, proprio per la mancanza di un numero sufficiente di contenitori per deiezioni canine. 
Nell'Ordinanza Sindacale inoltre si indica come alternativa agli specifici contenitori anche l'utilizzo dei cassonetti per la raccolta della "frazione secca dei rifiuti domestici", ma non si tiene conto che proprio questi contenitori sono ad esclusivo dei privati che li posizionano all'esterno delle loro abitazioni per agevolare il servizio di raccolta e che proprio per la loro originaria destinazione sono ad uso privato e non pubblico.
Per ovviare al disagio dei cittadini causato dal malcostume diffuso tra i proprietari e/o conduttori di animali che abbandonano gli escrementi sul suolo, trascurando l’evidente dovere civico di provvedere alla loro raccolta con mezzi adatti e al loro corretto smaltimento, è opportuno assumere provvedimenti organizzativi per reprimere e al tempo stesso prevenire le situazioni di degrado e le conseguenze negative sulla salubrità dell’ambiente, sul decoro del nostro paese e sulla sicurezza delle persone.
Per questo motivo la Delegazione FEDERFAUNA di Gallicano nel Lazio ha proposto di installare nelle aree meglio indicate nella planimetria allegata, che fa indicativamente riferimento ai punti di maggiore utilizzazione per il transito e la sosta di animali all’interno della perimetrazione urbana di Gallicano nel Lazio, altri contenitori (completi di palo e scatola da 2000 sacchetti) per raccolta deiezioni canine, localizzandoli preferibilmente sulle seguenti vie/piazze:

1)     Piazza S.Andrea
2)     Piazza della Rocca
3)     Largo G.Marconi / Viale Armando Diaz
4)     Monumento ai Caduti (la Cappelletta)
5)     Piazzale Caduti di Tutte le Guerre
6)     Via Paolo Borsellino
7)     Parco Pubblico Attrezzato di V.le Aldo Moro
8)     Intersezione Viale Aldo Moro/via delle Colonnelle

martedì 2 luglio 2013

GALLICANO NEL LAZIO. Randagismo...

Sono giunte alla nostra Delegazione alcune segnalazioni circa la presenza sul nostro territorio di 4 cani randagi di razza meticcia localizzati in località S.Maria (Colonnelle).
Non sappiamo stabilire con certezza attraverso la lettura del microchip o tatuaggio la provenienza nè la proprietà degli stessi poichè è assai difficile avvicinarli.
Per questo motivo, attraverso quest nostro post, invitiamo chiunque abbia notizie in merito alla proprietà o informazioni circa eventuali smarrimenti di comunicarci con tempestività ogni ulteriore informazione utile al fine di riaffidare ai legittimi proprietari gli animali vaganti.

PER QUALSIASI INFORMAZIONE O RICHIESTA DI INTERVENTO CONTATTARE:

- Comando Polizia Locale di Gallicano nel Lazio tel. 06.95460188
- Vigilanza Zoofila "Gruppo Aquile" tel. 334.6384254 - www.gruppoaquile.blogspot.it


martedì 21 maggio 2013

Sfogliando i PROGRAMMI..tante Politiche Giovanili..poco AMBIENTE..e un accenno alla PROTEZIONE CIVILE..

Tra gli scopi principali di un Amministrazione Comunale c'è  quello di garantire il benessere e la sicurezza dei cittadini. 
Tra le diverse forme di tutela della comunità c'è anche quella che passa attraverso un meccanismo di Protezione Civile credibile, efficiente, e che sia soprattutto espressione di consenso generale, tenendo bene in mente però alcune difficoltà rilevanti e frequenti che sono da individuare essenzialmente in due principali fattori: costi di gestione e logistica. 
Nei programmi amministrativi poco si è parlato del problema "Rischi" e "Protezione Civile" anche in virtù delle frequenti frane che hanno interrotto la circolazione stradale su alcune principali arterie del comprensorio Prenestino (l'ultima è quella che ha interessato la Maremmana II) e nella via principale d'ingresso al Paese (via del Roseto/via Nuova).
Sarebbe stato opportuno quanto doveroso sottolineare l'importanza di una seria politica territoriale che stimoli la partecipazione attiva e responsabile della cittadinanza, chiamata ad essere consapevole dell'importanza della Previsione dei Rischi e della loro Prevenzione, per poi concentrarsi sulla gestione delle Emergenze, in modo efficacie ed efficiente parlando del Gruppo di Protezione Civile ed eventualmente anche della sua riorganizzazione e/o potenziamento.
Manca inoltre, in tutti i programmi, il riferimento al Piano Comunale di Protezione Civile, in coerenza con strumenti urbanistici di sviluppo e tutela del territorio, rilevando che l'impegno dei volontari di protezione Civile del nostro Comune (www.protcivgallicano.itè stato più volte sottolineato a seguito dei numerosi interventi sul nostro territorio e il loro modello di organizzazione risulta essere particolarmente adeguato al contesto territoriale di riferimento che presenta una gamma di possibili rischi di calamità differente dal resto dei comuni limitrofi.
Cosa dicono i programmi:....
MOVIMENTO CINQUE STELLE (www.gallicanonellazio.rm.gov.it/sites/gallicano/files/Programma_Movimento5Stelle.pdf)

"...."

INSIEME PER GALLICANO (www.gallicanonellazio.rm.gov.it/sites/gallicano/files/Programma_InsiemePerGallicano.pdf)

"Nuova sede per la protezione Civile (Ex area depuratore Via del Roseto)"

PDL (www.gallicanonellazio.rm.gov.it/sites/gallicano/files/Programma_PopoloDellaLiberta.pdf)
"ripristino della Protezione Civile di Gallicano nel Lazio e dei locali da adibire ai loro mezzi di trasporto"

PROGETTO COMUNE (www.gallicanonellazio.rm.gov.it/sites/gallicano/files/Programma_ProgettoComune.pdf)

"...."

venerdì 17 maggio 2013

USO DEL SUOLO E CONSERVAZIONE DELL’AMBIENTE NATURALE. ALCUNE NOSTRE CONSIDERAZIONI..

Ci avviciniamo oramai alle battute conclusive di questa campagna elettorale che deciderà il percorso politico-amministrativo del nostro Comune.
Noi di Federfauna siamo estremamente ottimisti nell’affermare che il dialogo e la disponibilità dei politici, seppur nello stretto periodo pre-elettorale, possa in qualche modo fungere da “innesco” per un azione intelligente da parte di una buona amministrazione che determini realmente svolte concrete in favore dello sviluppo della nostra comunità.
Abbiamo pensato di rivolgere 10 domande ai candidati alla carica di Sindaco per capire, chiarire e successivamente replicare alle loro proposte partendo da una constatazione di fondo: la “Città Metropolitana” è oramai giunta alle porte di Gallicano.   
Siamo realmente pronti, preparati per poter affrontare seriamente e con alto senso di responsabilità questa ulteriore sfida che ci vedrà impegnati negli anni a venire?
Partiamo allora dal fulcro principale di tutte le questioni: la sostenibilità ambientale. Oggi non può e non deve rappresentare solo un espressione di comodo per attirare simpatie ambientaliste a buon mercato ma deve essere intesa soprattutto come una condizione di qualità, concreta e misurabile, che passa attraverso il monitoraggio puntuale di precisi indicatori quali occupazione-disoccupazione, tutela dei bambini, delle donne e degli anziani, raccolta e riciclo dei rifiuti,  dispersione scolastica, abusivismo edilizio ed illegalità ambientali, Strumenti urbanistici aderenti alla realtà territoriale, pressione fiscale, investimento culturale, inquinamento acustico, luminoso ed elettromagnetico.
Una rilevazione progressiva e sistematica di questi parametri si rende utile per poter riflettere, confrontare e poi determinare su scelte precise.
Auspichiamo quindi che la futura Amministrazione sia sensibile al problema ambientale e verso un uso consapevole del nostro territorio attraverso l’istituzione di un proprio Bilancio Ambientale da utilizzare come momento di confronto, analisi, programmazione e rendicontazione per restituire una visione complessiva delle finalità e delle attività dell’amministrazione in modo tale che ogni cittadino abbia realmente la possibilità di verificare realmente i risultati raggiunti.
Noi di Federfauna ci poniamo sin da oggi a disposizione per collaborare fattivamente affinchè le scelte future possano essere fatte all’insegna di grande coraggio civile, politico ed amministrativo per un effettivo rinnovamento nel nome di interessi realmente generali a favore dell’intera Comunità.




martedì 7 maggio 2013

TERRITORIO, URBANISTICA E SALVAGUARDIA DELL'AMBIENTE. 5 DOMANDE AI CANDIDATI A SINDACO DI GALLICANO NEL LAZIO..


26 e 27 Maggio 2013. Elezione diretta del Sindaco e del Consiglio Comunale.


Arrivano i programmi elettorali nelle nostre case e sui manifesti per le strade i segreti, speranze e sogni di una cultura, quella Gallicanese, che fa fatica ad accettare i segni di un un mondo profondamente cambiato, con esigenze diverse, con una “domanda”diversa. Dall’altra parte, invece, un’offerta che non si rinnova e fatica ad accettare il cambiamento.   

La Delegazione Federfauna di Gallicano nel Lazio lancia una proposta: Non dobbiamo decidere chi votare... semplicemente chi NON votare.
Abbiamo pensato di porre ai candidati sindaco ed ai membri delle rispettive liste, delle domande attraverso le quali vorremmo farci portavoce di alcuni interrogativi della gente comune che vuole esercitare il diritto di voto con consapevolezza.
Queste domande, così come di seguito riportate, saranno recapitate direttamente ai candidati sindaco, che potranno rispondere attraverso il nostro sito o per vie tradizionali.

1) Come si comporterà il nuovo sindaco in relazione al tema del consumo di suolo?

2) A proposito della mobilità..

3) Parliamo di nuove costruzioni e/o ampliamenti in zona agricola..

4) La parola chiave per il rilancio dell'economia locale è...

5) In un territorio in cui si è costruito in aree di particolare pregio ambientale o storico-artistico, a titolo esemplificativo, l'adozione di strumenti urbanistici...

6) Il Comune di Gallicano comunità portatrice di elevati  valori di cultura e civiltà, individua nella tutela degli animali..

7) Un piano di sviluppo Rurale parte da..

8) Dove reperire i fondi necessari per le opere pubbliche..

9) la partecipazione dei cittadini nelle scelte dell'Amministrazione prescindono da..

10) Riconosca un merito nell'operato politico degli altri tre candidati sindaco o dei membri delle rispettive liste..

Consegneremo le domande ai candidati sindaco e pubblicheremo le risposte non appena disponibili. 

giovedì 2 maggio 2013

AZIENDA AGRICOLA PASSERANO…TRADIZIONE, CULTURA E INNOVAZIONE. QUALE FUTURO? (Parte I°)

Nuove elezioni e…vecchie polemiche, prassi consolidata in modelli politico-sociali che negli ultimi anni hanno fortemente caratterizzato ed in qualche caso “forviato” le libere scelte di un elettorato assai disorientato, alle prese con notizie last-minute più o meno “ritoccate”, che si trasformano addirittura in veri e propri “casi di coscienza”.
Sergio Rizzo, stimato giornalista d’inchiesta, ci aveva già deliziato con il suo lavoro “Rapaci” in merito alla Tenuta Agricola di Passerano. Un inchiesta che ha portato alla luce una quantità incredibile di particolari sconcertanti, come quello di un presunto furto di 37 vacche dalle stalle, e dove sarebbero morti «oltre cento capi di bestiame». Magari certi  sospetti sulla evaporazione di alcuni beni sembrerebbero esagerati (...) in questa tranquilla e soleggiata campagna romana, a due passi dal  territorio di Roma Capitale e qualche passo in più da quello di Gallicano.
Nei prossimi giorni approfondiremo le questioni di sviluppo dell’Azienda Agricola di Passerano partendo proprio dalle indicazioni contenute nel Piano di Sviluppo datato 2009. 

Si riportano per brevità solo le indicazioni relative ai punti di maggiore impatto sul territorio:

Sistemazioni terreni (riqualificazione terreni località Caipoli e in località Selvotta)
(11; 2 e 4)
 “Per quanto attiene ai terreni in località Caipoli, bisogna rilevare che al momento 38 ettari
sono occupati dalla società Aviocaipoli che attualmente non dispone di alcun titolo per
occuparli. Quando saranno recuperati alla gestione delle attività della Tenuta Passerano
bisognerà innanzitutto verificare lo stato dei luoghi - si parla di una vecchia discarica presente
nel sottosuolo – poi sarà molto opportuno utilizzare i terreni della ex eventuale discarica come
luogo in cui impiantare un impianto fotovoltaico. Si renderà così produttivo uno spazio che
potrebbe essere compromesso per la produzione di prodotti agricoli di qualità e potremmo
disporre di energia pulita (per la produzione di elettricità e acqua calda) per le piccole strutture
di accoglienza turistica a basso impatto ambientale previste sul colle Caipoli da questo piano di
sviluppo (Agricampeggio e stazionamento camper)”

Impianto o sistema solare fotovoltaico (41; 4)
“L'impianto ad energia solare è un impianto di produzione di energia elettrica mediante
conversione diretta della radiazione solare, tramite l'effetto fotovoltaico; esso è composto
principalmente da un insieme di moduli fotovoltaici, uno o più gruppi di conversione della
corrente continua in corrente alternata e altri componenti elettrici minori
Gli Impianti dovranno utilizzare le tecnologie che consentono il massimo del rendimento
possibile, al fine di ridurre al minimo la superficie coperta. Ciò dovrà valere per gli impianti a
terra, i quali saranno posizionati sulla parte di territorio attualmente occupato dalla Società
Aviocaipoli che sono stati utilizzati negli anni precedenti come discarica. In tal modo, si eviterà
di utilizzare a fini agricoli terreni che hanno avuto un utilizzo poco coerente con una attività
agricola di qualità. Gli impianti posti sulle coperture di edifici, strutture (nel nostro caso li
useremo soprattutto sulle tettoie per il ricovero dei macchinari e sulle nuove serre che saranno
costruite nelle loro vicinanze) potranno utilizzare anche tecnologie più versatili, ma meno
efficienti, come il film sottile”.

Costruzione di un impianto per la produzione di energia da biomassa (29; 2)
“Si prevede la costruzione di un impianto per la produzione di energia da biogas, ottenuta
dalla digestione anaerobica di biomasse agricole dedicate e di effluenti di allevamenti, con
conseguente conversione in energia elettrica e termica.
Le caratteristiche della Tenuta consentono la realizzazione di questo impianto poiché la
produzione zootecnica consente l’utilizzo a fine di produzione di biogas di quantità elevate di
prodotti idonei alla produzione di energia, ed in particolare effluenti di allevamento ovvero le
deiezioni del bestiame o una miscela di lettiera e di deiezioni di bestiame e prodotti
dell'agricoltura indirizzati alla produzione di gas da biomasse. L'impianto avrà una potenza
massima complessiva di 1 MWe.
Nel perseguimento di iniziative e modalità di gestione finalizzate alla tutela dell'ambiente,
l'obiettivo dell'autosufficienza energetica è non solo auspicabile, ma anche realizzabile, atteso
che il numero di bovini in azienda tende ad aumentare (attualmente l'allevamento è costituito
da quasi seicento bovini), con essa la produzione di latte, ma anche la produzione di letame,
principale materia prima per la produzione di biogas, il cui ciclo si completa con la restituzione
di un prodotto biologico ad altissimo valore fertilizzante.
La produzione diretta di energia consentirà di accedere al conto energia, producendo significativi margini per il conto economico aziendale, riducendo i costi attualmente sostenuti per l'alimentazione degli impianti.
In tal modo si completerebbe un ciclo virtuoso che consentirebbe il risparmio energetico,
la produzione di concimi biologici da utilizzare sui terreni della Tenuta e la riduzione dell'utilizzo
dei concimi chimici.
Attualmente il limite alla crescita del numero di bovini e quindi del latte e del letame
prodotti è dato dalle strutture che li ospitano, che oltre ad essere poco idonee sono localizzate
in spazi con forti vincoli ambientali e paesaggistici e comunque con pochissime possibilità di
ampliamento poiché sono circondate da corsi d'acqua.

Fonte: B.U.R.C. n. 58 del 28 settembre 2009 Atti della Regione PARTE I


lunedì 4 marzo 2013

ANAGRAFE CANINA

IL MINISTERO PROPOGA L'ORDINANZA DI UN ALTRO ANNO


In attesa della completa attuazione sul territorio nazionale delle misure di cui all'Accordo in materia di identificazione e registrazione della popolazione canina del 24 gennaio 2013 tra Governo, Regioni, Province, Comuni e Comunità montane, il ministero della Salute, con l’ordinanza 14 febbraio 2013 pubblicata sulla Gazzetta ufficiale del 1 marzo, ha ulteriormente prorogato l’efficacia delle disposizioni di cui all'ordinanza del 19 luglio 2012, sino all'adozione da parte delle Regioni e delle Province autonome delle disposizioni specifiche in materia di responsabilità e doveri dei proprietari e dei detentori di animali di affezione, comunque non oltre il termine di dodici mesi. L’ordinanza è entrata in vigore il 2 marzo. Il Ministero ravvisa infatti la necessità e l'urgenza «di dover garantire, senza soluzione di continuità, misure di contrasto del fenomeno del randagismo, attesi i rischi per la salute e per l'incolumità pubblica derivanti, in particolare, dal pericolo connesso alla diffusione di malattie infettive, dall'incremento degli incidenti stradali, nonché dalle aggressioni da parte di cani inselvatichiti». Quindi fino al recepimento dell’Accordo (che le Regioni si sono impegnate ad adottare entro un anno) il Ministero della Salute mantiene vigenti su tutto il territorio nazionale le proprie disposizioni per l'identificazione della popolazione canina. Diversamente rimarrebbe, argomenta il Minsalute, «l'incompleta applicazione dell'obbligo di identificazione e d'iscrizione dei cani nell'anagrafe regionale, nonchè rilevanti difformità tra le disposizioni normative regionali concernenti la gestione dell'anagrafe degli animali d'affezione, con conseguenti rischi per la salute e per l'incolumità pubblica» L’ordinanza sottolinea i risultati ottenuti con l'adozione «delle menzionate ordinanze contingibili ed urgenti». «Si è registrato un sensibile e costante incremento del numero di cani di proprietà iscritti all'anagrafe nazionale degli animali d'affezione, dovuto alla previsione di strumenti e modalità uniformi che hanno consentito l'identificazione e la contestuale registrazione nelle anagrafi regionali   della popolazione canina allo scopo di ottenerne un controllo adeguato e una più efficace gestione del fenomeno del randagismo, tutt'ora presente sul territorio nazionale». Proroga dell'ordinanza 19 luglio 2012 recante: "Misure per l'identificazione e la registrazione della popolazione canina". (Gazzetta ufficiale numero 51 del 1 marzo 2013)"

Fonte (http://www.sivempveneto.it/)
http://www.sivempveneto.it/leggi-tutte-le-notizie/13167-anagrafe-canina-il-ministero-proroga-lordinanza-di-un-altro-anno-il-provvedimento-in-gazzetta.html